Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana

28 maggio 2017, ore 17
Chiesa di San Francesco, Lucca


Omaggio a Luigi Boccherini



Musica e danza
Luigi Boccherini, La bona notte

Dawon Ghang e Tomaso Bruno violini
a cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali «Luigi Boccherini»

Luigi Boccherini
Fandango

Romina Pidone e Alessandro Ciardini danzatori
Quintetto dell’orchestra Sinfonica Florentia
Kevin Mucaj, violino primo, Neri Nencini, violino secondo, Khulan
Ganzorig, viola, Stefano Aiolli, violoncello, Luca Scofano, chitarra


interventi introduttivi a cura di
Gabriella Biagi Ravenni, Università di Pisa - Centro studi Luigi Boccherini
Velia Gini Bartoli, Associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana

Gli abiti dei danzatori sono stati appositamente realizzati da Margarita Martinez

Compito dell’Associazione «Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana» è, da molti anni, quello di ritrovare i segni della presenza in Toscana di Napoleone ed Elisa Baciocchi: un compito mirato non solo alla conoscenza e al recupero di una memoria ma anche, e soprattutto, quello di valorizzare un’eredità che ha lasciato tracce indelebili nell’assetto urbanistico, amministrativo e socio-economico della Toscana parallelamente a quelle avvenute in gran parte dell’Europa negli anni dell’Impero napoleonico. Ma esiste un altro aspetto non meno importante della vicenda umana e politica di Napoleone che è quello legato alle origini della sua famiglia, alle relazioni familiari talvolta molto complesse, all’introduzione di un modo di vivere e di comunicare il potere attraverso la promozione della cultura in generale e delle arti in particolare. Tra i fratelli Bonaparte, Luciano era senza dubbio quello più affine a Napoleone, che ne ammirava la sensibilità politica e culturale; appena venticinquenne lo nominò ambasciatore per trattare con la Spagna la costituzione del nuovo regno d’Etruria. Anche se il rapporto tra i due fratelli fu per molti versi conflittuale e tempestoso, questo non compromise mai la loro stima reciproca. A Madrid Luciano, nel novembre 1800, assunse Luigi Boccherini come direttore dei concerti che si tenevano nella sede della legazione francese. Boccherini gli dedica le op. 60 e 62 (quintetti con due viole) e l’op. 64 (quartetti) incompiuta composta per il cittadino Bonaparte . Ma Luciano non fu l’unico Bonaparte ad apprezzare l’opera del Boccherini: Giuseppe nel 1802 concesse infatti al musicista una pensione di 3000 franchi. Durante il suo esilio all’isola d’Elba Napoleone non rinunciò al piacere delle serate dedicate alla musica e alle belle dame di compagnia della sorella Paolina; tra queste brillava Belina Stupieski una bella castigliana moglie di un capitano della cavalleria polacca, ballerina e insegnante di fandango alla quale, come scrisse nelle sue memorie il fedele cameriere Marchand, Napoleone riservò diverse attenzioni. Rientrata a Parigi durante i 100 giorni Belina tentò ripetutamente di riallacciare i rapporti con l’Imperatore che le fece avere una buonuscita di 4000 franchi e la invitò a pranzo all’Eliseo. Così poté ancora ringraziare Sua Maestà, come osserva maliziosamente Marchand.